Il mondo dei Social, lo sappiamo tutti ormai, è la base della promozione, del farsi vedere, dell’essere in quanto mostrare la propria presenza. Questo per svariati motivi, alcuni dei quali di semplice individuazione: è la novità, è di moda, è globale, può costare poco…

Il problema che non molti si pongono giocando con questo strumento è che bisogna Essere, prima di poter Apparire. Molti, liberi professionisti, blogger, aziende piccole ma anche di media dimensione, pensano che essere presenti sui social sia tutto quello che vada fatto per poter affascinare clienti nuovi e vecchi. Non reputano importante invece il modo in cui sono presenti su queste piattaforme.

Purtroppo non è così!

Per poter Apparire bisogna Essere (qualcuno o qualcosa) perché il problema di mostrarsi in maniera non veritiera è che prima o poi, le persone, se ne accorgono e ti tagliano dalla loro cerchia sociale. Per sempre. Ma cosa significa più nel dettaglio Essere?! Molto semplice. In primo luogo per poter Essere bisogna avere ben chiari fattori come: chi sono? cosa faccio? come lo faccio? cosa propongo? qual’è il suo vantaggio? perché io e non un mio concorrente? quali sono i miei valori? qual’è la mia mission? in cosa credo? cosa voglio comunicare? come lo voglio comunicare? a chi lo voglio comunicare? Sembrano tutte domande ovvie e forse lo sono oramai dato che ne parlano tutti in continuazione, eppure in rete, m non solo, si vede in continuazione aziende che agiscono e comunicano in maniera priva di un piano chiaro, uno scopo, che non sia semplicemente “mi promuovo in qualsiasi modo piaccia, pur di vendere”.

Come pensate di poter essere convincenti nel proporre un prodotto o servizio, se prima voi non sapete esattamente cosa volete dire e come volete dirlo?

Parlare alla massa non vuol dire fare una comunicazione massificata, I social sono pieni di messaggi tutti simili tra loro che rimbalzano tra personaggi più o meno famosi, più o meno considerati “opinion leader”. Bisogna trovare la propria voce, il proprio stile, il proprio modo di Essere al mondo sia dentro che fuori la rete. Non farlo è un errore fatale perché se tutti ci ostiniamo a comunicare nello stesso modo nessuno sarà più interessanti, più divertenti, più convincenti, più professionali, più quello che vi pare, della pagina social di fianco.

Come faccio a poter dimostrare di Essere o diventare quell’Essere che mi differenzia da tutto il resto?

Questo è un discorso lungo che comporta un analisi attenta del Personal Brand (nel caso di un professionista) e più in generale di Branding orientato alle Aziende e i loro prodotti. Si può parlare di un profumo da donna nel medesimo modo in cui si parlerebbe di un deodorante da bagno? Forse sì, ma con la dovuta programmazione, la giusta comunicazione e un piano ben strutturato finalizzato a raggiungere un determinato obiettivo. Sicuramente non si può scegliere una strada per un certo tempo poi improvvisamente stravolgere il modo di farlo (e di Essere) solo perché cambiano le mode o qualcosa attira l’attenzione della gente in un’altra direzione. Questo è un grosso errore. In questo modo comunicate che nemmeno voi credete molto in quello che promuovete e nel modo in cui lo fate, ma che desiderate solo essere notati “nella speranza” di essere poi acquistati.

Prendiamo ad esempio la Barilla. Sono cambiati i tempi, i modi di comunicare, ma il loro claim (cavallo di battaglia) resta sempre “dove c’è Barilla c’è casa”. Fateci caso, anche negli ultimi spot il messaggio è quello: famiglia, volersi bene, stare insieme, il cibo come momento di aggregazione, il cibo che avvicina anche quando si è distanti. Lo stesso discorso lo si può fare per molte altre aziende come ad esempio la Mulino Bianco, che parla sempre di: cose semplici, genuine, fatte con amore, nel rispetto dei piccoli e della natura.

La “gente” certe cose forse nemmeno le nota, ma le assimila e inconsciamente le elabora.

In rete ci vuole una strategia comunicativa forte, di pari accordo con quella che presumibilmente si fa off line (…e sì, non basta essere presenti solo su facebook altrimenti da tanto che i colossi non farebbero più pubblicità in televisione, per le strade, sui giornali, agli eventi) facendo attenzione ai contenuti. Avete presenti tutti questi giornali e sedicenti testate giornalistiche che fanno titoloni sensazionalistici e poi scrivono del nulla? Quanto li odiate? Io un bel po’ e credo pure molti di voi. Ecco, quello è un mero tentativo di apparire, di acchiappare like e consensi, che già ha stancato.

Apparire, con la A maiuscola, vuol dire ben altro. Bisogna elaborare un proprio pensiero, un proprio modo di comunicare che possa farsi notare, un proprio stile estetico che possa differenziare. In sostanza, bisogna essere unici, o quanto meno appartenere ad una stretta cerchia di altre realtà che si pongono sul mercato e sui socia in un determinato modo. Questo ovviamente, non per mera simulazione.

Essere e Apparire derivano da un lavoro di analisi e ricerca profondo.

La prossima volta che pensate d’investire in google adword, facebook o linkedin, prima di ingaggiare il primo grafico a poco che tanto basta una “immaginetta” e prima di affidare la vostra comunicazione social al primo che capiti tanto una frase ad effetto la si trova facile, domandatevi: conosco chi sono, cosa voglio e come posso ottenerlo? sono in grado di apparire realmente per quello che sono e comunicare così quello che voglio?

In caso contrario preparatevi ad una tiepida attenzione e una rapida discesa nel dimenticatoio.